mercoledì 22 maggio 2019

EDEMA POLMONARE CARDIOGENO


Hai un cane o un gatto cardiopatico e il tuo più grande timore è l’edema polmonare cardiogeno? Oggi forniamo qualche informazione che può essere utile per riconoscere i primi segni di scompenso cardiaco e per sapere come comportarsi in situazioni di questo tipo.
Di cosa si tratta precisamente? L’edema polmonare consiste nell’accumulo di fluidi extravascolari a livello di interstizio o di alveoli polmonari ed è una problematica che frequentemente è legata a cardiopatie riguardanti le camere cardiache sinistre. All’interno di queste strutture, infatti, si instaura un aumento delle pressioni tali da provocare stasi di sangue venoso e capillare a livello polmonare con fuoriuscita di fluidi dai vasi. La più frequente cardiopatia causa di edema polmonare nel cane è la patologia valvolare mitralica, mentre nel gatto la cardiomiopatia ipertrofica felina, ma per entrambe le specie esistono tante altre malattie a rischio di edema polmonare. 
Quali sono i sintomi che devono allarmare un proprietario? I sintomi tipici sono l’aumento della frequenza respiratoria (se rilevati più di 30 atti respiratori in un minuto durante il riposo), difficoltà a respirare, tosse che tende ad aggravarsi e intolleranza all’esercizio fisico. A volte possiamo notare che i nostri animali assumono posizioni particolari con collo esteso e arti divaricati per poter respirare meglio. 
In questi casi è indispensabile procedere a una visita urgente presso la struttura veterinaria più vicina e l’obiettivo è quello di stabilizzare il paziente fornendogli ossigeno e manipolandolo il più delicatamente possibile, al fine di limitare lo stress. Solo in un secondo momento verrà eseguita una visita clinica più dettagliata seguita da uno studio radiografico del torace che metterà in evidenza eventuali segni di edema polmonare. Spesso si rendono necessarie diverse iniezioni di diuretico al fine di eliminare i fluidi extravascolari polmonari, fino ad una infusione endovenosa continua se non si assiste a miglioramento. Il ricovero del vostro amico spesso è indispensabile per poter monitorare l’andamento delle sue condizioni cliniche e i parametri vitali. Quando le condizioni cliniche saranno stabili verrà eseguito un esame ecocardiografico al fine di comprendere al meglio la patologia cardiaca sottostante e se sono necessarie modifiche a livello terapeutico. 
Se avete, quindi, un cane o un gatto cardiopatico è fondamentale monitorare in modo preciso e attento la loro condizione clinica, la frequenza respiratoria e, qualora si dovessero notare alterazioni di qualsiasi tipo, mantenete la calma e portatelo presso un pronto soccorso veterinario. Noi, qui in Clinica Veterinaria Gran Sasso, siamo sempre pronti a gestire questo tipo di emergenze. 

Se desiderate sapere di più riguardo a questa condizione potete leggere la nostra brochure sul sito clinicaveterinariagransasso.it, nella sezione notizie utili sotto la voce Cardiologia. 

Nella foto: una RX del torace di un cane con edema polmonare cardiogeno

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