giovedì 21 novembre 2019

SPESE VETERINARIE DETRAIBILI


La nuova finanziaria prevede che le spese veterinarie siano detraibili solo se tali spese vengono sostenute con un metodo di pagamento tracciabile: versamento bancario o postale, carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari. Vengono esclusi dall'obbligo di pagamento tracciabile gli acquisti in farmacia e le spese sostenute all'interno del Servizio Sanitario Nazionale.
Ricordiamo, inoltre, che le spese veterinarie detraibili riguardano solo quelle relative ad animali detenuti per compagnia o per scopi sportivi e, ovviamente, legalmente detenuti. Come si dimostra il possesso? Per i cani è molto semplice, basta il microchip (obbligatorio per legge) con relativa iscrizione all’anagrafe canina. Dato che per i gatti il microchip non è obbligatorio, bisogna possedere una fattura d’acquisto o un documento che ne attesti l’adozione. Per evitare qualsiasi contestazione da parte del fisco, si consiglia di applicare il microchip anche nel gatto. Si possono detrarre le spese veterinarie sostenute nell’anno relativo alla dichiarazione dei redditi che si sta compilando così da ottenere una detrazione del 19%. Tale detrazione, però, ha un limite di spesa di 387,34 euro e una franchigia di 129,11 euro (a prescindere dal numero di animali che si possiedono). Quindi, togliendo la franchigia, la detrazione va calcolata su un massimo di 258,23 euro (387, 34 - 129,11 euro). La detrazione massima ottenibile, quindi, è di 49,06 euro (il 19% di 258,23 euro). Per ottenere la detrazione, inoltre, bisogna essere in possesso della fattura del medico veterinario (intestata al proprietario) e lo scontrino degli eventuali farmaci riportante il codice fiscale della persona che effettua la dichiarazione dei redditi (o un familiare a suo carico). Speriamo di essere stati chiari, in ogni caso, se vi affidate ad un commercialista fategli presente la problematica.

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