martedì 30 aprile 2019

I CALZINI NON SONO COMMESTIBILI


Alcuni cani, in particolare se cuccioli, hanno la pessima abitudine di masticare e talvolta ingerire ogni genere di oggetto. Nella foto potete vedere la dott.ssa Melissa Papa con Pepper, una cucciola di Golden Retriever che qualche sera fa ha pensato bene di mangiare un calzino. Quindi il dott. Sergio Zoofito è stato chiamato per eseguire una gastroscopia d’urgenza, procedura che consiste nell’inserimento di una lunga sonda flessibile attraverso la bocca per arrivare fino all’interno dello stomaco e rimuovere il calzino incriminato. L’intervento, effettuato con successo, ha richiesto solo pochi minuti. Pepper ora sta molto meglio e speriamo che d’ora in poi si dedichi a mangiare cibi più consoni a un cane.

venerdì 26 aprile 2019

PER VETERINARI…

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martedì 23 aprile 2019

CARDIOMIOPATIA IPERTROFICA


Questo gatto è un nostro paziente, venuto in clinica per uno screening di razza, ovvero un'indagine diagnostica specifica utilizzata per l'individuazione e la prevenzione di malattie trasmissibili geneticamente. In particolare i gatti di razza Maine Coon, come quello della foto, presentano una predisposizione allo sviluppo dell'HCM, acronimo di Hypertrophic CardioMiopathy, cardiomiopatia ipertrofica. Questo tipo di cardiopatia è caratterizzata da un progressivo aumento degli spessori delle pareti del cuore, che causa problemi alla funzionalità cardiaca. La razza Maine Coon, ed altre razze di gatti come il British Shorthair, il Persiano e lo Sphinx, possono presentare più frequentemente tale patologia, per questo è molto importante effettuare dei controlli cardiologici periodici.

martedì 16 aprile 2019

TRASPORTINO SPAZIALE


Non fatevi ingannare dalla prima impressione, ciò che vedete non è una mini astronave con all’interno un gatto alieno, ma un trasportino di moderna concezione. Si tratta di uno zaino/trasportino, noto anche come bubble backpack, che già da qualche anno è diffuso all’estero (soprattutto Stati Uniti e Giappone) e da poco tempo disponibile anche in Italia. Si può portare in spalla come un comune zaino, ma ospita un gatto (volendo anche un cane di piccola taglia), a cui è permesso di vedere all’esterno grazie ad una sorta di oblò semisferico, nonché di respirare grazie ai fori lungo la struttura. Questo trasportino risulta molto comodo per gli spostamenti brevi in città, a piedi o sui mezzi pubblici. La nostra cliente, al suo ingresso in Clinica ha attirato la curiosità dei presenti, che sembravano apprezzare la novità.

lunedì 15 aprile 2019

L'IMPORTANZA DELL'AGGIORNAMENTO


In Clinica Veterinaria Gran Sasso consideriamo l’aggiornamento e il confronto tra colleghi molto importanti, utili per far crescere professionalmente i nostri veterinari. Per questo motivo periodicamente si svolgono delle lezioni interne su argomenti di veterinaria. Nelle immagini di questo post potete vedere una lezione, tenuta qualche giorno fa dal Dott. Simone Borgonovo, sull’utilizzo della diagnostica per immagini nelle situazioni di emergenza.

venerdì 12 aprile 2019

UN CONTROLLO PER EDI


In questi giorni Edi è passata in Clinica per essere sottoposta a una visita di controllo. La cagnolina è un paziente arrivato in Clinica un anno fa con blocco atrio ventricolare di terzo grado, un disturbo della trasmissione dell'impulso cardiaco che comporta una severa bradicardia e il cui unico trattamento è l'impianto di pacemaker. L'intervento è stato effettuato un anno fa dal Dott. Claudio Bussadori e dall'equipe di cardiologia della CVGS. Oggi il cane sta bene e ha da poco compiuto 13 anni. Sul nostro sito, nella sezione notizie utili, si può trovare una brochure informativa sulla procedura di impianto di pacemaker nel cane.

Nella foto: Edi con la Dott.ssa Elisabetta Boz

giovedì 11 aprile 2019

PER VETERINARI ORGANIZZATI


Uscirà il prossimo mese, per la casa editrice Edra, un saggio della “nostra” Dott.ssa Danitza Pradelli dal titolo “Practice management per la professione veterinaria”. Il volume parte dal presupposto che ai nostri giorni, in un mercato sempre più competitivo, il veterinario deve essere in grado di organizzare la propria quotidianità lavorativa con strumenti adeguati. Per questo motivo propone strategie e consigli per la gestione dello studio, del rapporto con i clienti e con i collaboratori. Suggerisce, per esempio, come creare il rapporto di fiducia con il cliente, come gestire il lutto e le cattive notizie, come stabilire il prezzo e far comprendere il valore del servizio, come selezionare i collaboratori, ecc. Con continui riferimenti all’esperienza quotidiana, l’autrice propone un vero e proprio corso di practice management che aiuta il veterinario a riflettere sulle potenzialità della sua attività e a organizzarla in modo più efficace.

giovedì 4 aprile 2019

ATTENZIONE ALLA PROCESSIONARIA


Quest’anno il caldo è arrivato in anticipo e con lui diversi animaletti che possono provocare qualche problema ai cani. Per esempio la processionaria, un piccolo bruco il cui nome deriva dalla sua tendenza a muoversi in fila indiana. Apparentemente innocua, la processionaria è invece in grado di defoliare intere piante e può costituire un pericolo per l’uomo e gli animali. I peli urticanti di questo insetto allo stato larvale sono velenosi e possono provocare una grave reazione allergica. Sono cavalli e cani a correre i rischi maggiori, poiché brucando l’erba o annusando il terreno possono inavvertitamente ingerire i peli che ricoprono il corpo dell’insetto. 
In questo caso il cane mostrerebbe un improvviso aumento della salivazione, spesso seguito da vomito, ingrossamento della lingua e inizio di necrosi di quest’ultima. Inoltre, l’animale diventerebbe inappetente, debole e con febbre. Che cosa fare in tale evenienza? Innanzitutto è utile lavare la lingua del cane con acqua, per togliere i peli residui, poi bisogna portarlo immediatamente dal veterinario.
Altre zone particolarmente a rischio, oltre alla lingua, sono naso e occhi. Ovviamente è necessario fare attenzione e non toccare i peli a propria volta (quindi meglio usare guanti in lattice), altrimenti si rischia di rimanere urticati a propria volta.

lunedì 1 aprile 2019

MICROCHIP PER GATTI


Chiariamo subito che il microchip per i gatti NON è obbligatorio (al contrario di quello per i cani). Tuttavia, è consigliabile metterlo per tre motivi.

1 Spostamenti all’estero. Nel caso voleste portare il vostro gatto in vacanza con voi, o addirittura trasferirvi all’estero, vi servirà tra le altre cose (vaccinazione, passaporto) anche il microchip.

2 Recupero dell’animale smarrito. Nel caso il gatto dovesse perdersi e venisse trovato da un estraneo, basterà la lettura del microchip per farlo tornare tra le braccia dei suoi padroni.

3 Deduzione dall’imponibile. Per scaricare le spese di medicinali e spese veterinarie dalla dichiarazione dei redditi il gatto deve essere identificabile tramite microchip (anche se le cifre deducibili sono molto basse).