venerdì 8 marzo 2019

IL PACEMAKER


Oggi vi parliamo di questa piccola scatola che vedete in foto, il pacemaker. La Clinica Veterinaria Gran Sasso è una delle poche strutture in Italia a effettuare l’impianto di questo dispositivo, utilizzato per il trattamento di alcune bradicardie sintomatiche nel cane, condizioni in cui la frequenza cardiaca si riduce eccessivamente. Il pacemaker ha lo scopo di stimolare la muscolatura cardiaca, sostituendosi alle strutture normalmente adibite alla produzione di impulsi elettrici, che in alcune condizioni patologiche non sono più in grado di funzionare in modo autonomo e regolare. Il pacemaker è composto da una scatolina da cui originano gli impulsi elettrici, di un elettrocatetere che trasmette questi impulsi al cuore e infine di una batteria che ha lo scopo di alimentare tutto questo sistema. 
L’importanza di impiantare questo piccolo oggetto deriva dalla gravità delle conseguenze delle bradicardie, infatti esse possono determinare debolezza, intolleranza all’esercizio, perdita transitoria dello stato di coscienza e, a volte, insufficienza cardiaca congestizia. L’impianto del pacemaker è una procedura salva vita, in quanto le aritmie che richiedono questo tipo di intervento mettono a rischio la vita del cane che ne è affetto.
Prima di procedere all’intervento è buona norma escludere tutte le eventuali condizioni sistemiche e metaboliche che possono essere sottostanti ad alterazioni del ritmo cardiaco di questo tipo e che possono essere gestite con altre metodiche terapeutiche.
Come avviene l’intervento? Si inizia inserendo l’elettrocatetere all’interno della vena giugulare per arrivare infine, mediante guida fluoroscopica, a livello cardiaco, più precisamente a livello di apice del ventricolo destro. A seguire si colloca il pacemaker in una tasca sottocutanea nella regione del collo, infine si collega al pacemaker l’elettrocatetere già in sede. Il collo viene bendato subito dopo l’intervento, in modo tale da proteggere la ferita chirurgica, e il cane viene sottoposto ad una terapia antibiotica di due settimane. Questo tipo di procedura prevede il ricovero di una notte del nostro paziente, al fine di poter tenere tranquillo l’animale nelle prima ore dopo l’intervento, di tenerlo monitorato ed effettuare un monitoraggio holter subito dopo l’impianto del pacemaker. È importante che il nostro paziente rimanga a rigoroso riposo per almeno un mese per poi essere sottoposto a controlli cardiologici seriali al fine di verificare che tutto vada per il meglio. Ogni controllo cardiologico consiste in un elettrocardiogramma e nella valutazione della corretta funzionalità del nostro pacemaker.
L’impianto del pacemaker risulta una procedura molto delicata sia per le condizioni spesso gravi dei pazienti, sia per i rischi nella fase post-operatoria, in cui l’occhio attento del proprietario diventa di fondamentale importanza. La complicanza più frequentemente riscontrata (anche se nel complesso delle procedure effettuate presso il nostro centro è infrequente) è la dislocazione dell’elettrodo, a cui corrisponde la ricomparsa dei sintomi presenti in fase pre-operatoria. In ogni caso la maggior parte dei cani mostra una risoluzione dei segni clinici dopo l’impianto di pacemaker, qualora non ci siano altre condizioni patologiche associate, pertanto questo intervento è fondamentale per la sopravvivenza dei cani affetti da bradicardia severa. 
Se desiderate sapere di più riguardo a questa procedura potete leggere la nostra brochure sul sito clinicaveterinariagransasso.it, nella sezione notizie utili nella specialità Cardiologia.

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