giovedì 14 marzo 2019

BREXIT & PET



In questi giorni si parla molto di brexit, ovvero dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Il 29 marzo sarà il giorno del distacco ufficiale del Regno Unito, anche se si parla insistentemente di un rinvio a causa di mancato accordo tra le parti. È proprio a causa di tali incertezze se i proprietari di animali che devono viaggiare non sanno ancora come comportarsi. In Inghilterra molti proprietari che devono, o dovranno, viaggiare in Europa con il loro pet dopo il 29 marzo stanno ponendo domande in merito ai loro veterinari, chiedendo informazioni sugli spostamenti e sulla documentazione sanitaria da portare con sé. Gli interrogativi riguardano anche i pet che dovranno percorrere la strada inversa, dall'Unione oltre Manica. Purtroppo, i veterinari inglesi come quelli italiani non hanno molte risposte certe da dare, a causa del “buco” legislativo che si verrebbe a creare nel caso di distacco dell’Inghilterra senza accordo con l’UE. In questo momento (con il Regno Unito che fa parte dell’Europa) per portare un animale da compagnia in Inghilterra bastano microchip, vaccinazione e passaporto dell’animale. Nel caso, però, di uscita a senso unico dell’Inghilterra potrebbe essere necessaria una certificazione veterinaria aggiuntiva ogni volta che gli animali viaggiano, tra cui probabilmente anche un test per la rabbia. Ricordiamo che in passato gli animali portati in Inghilterra dovevano addirittura sottostare a un periodo di quarantena, speriamo quindi non venga reintrodotta tale regola. In ogni caso, e vista la situazione incerta, consigliamo a chi desideri portare i propri animali nel Regno Unito di non farlo in vicinanza della data di uscita dalla UE, e di tenersi aggiornati sugli sviluppi in materia. Non è molto, lo sappiamo, ma, se possibile, meglio attendere un po’ prima di viaggiare piuttosto che trovarsi in una situazione ingarbugliata con l’amico a quattro zampe bloccato da qualche parte.

Nessun commento:

Posta un commento