La nota ministeriale evidenzia che i collari acustici a elevate intensità e frequenze (es. 100-130 dB SPL; 2000-3000 Hz) "possono causare una perdita temporanea dell’udito (spostamento della soglia uditiva) o una perdita permanente dell’udito".
La normativa vigente e la giurisprudenza penale portano a concludere che "nessun animale da compagnia deve essere addestrato con metodi che possono danneggiare la sua salute ed il suo benessere, in particolare costringendo l’animale a oltrepassare le sue capacità o forza naturale, o utilizzando mezzi artificiali che causano ferite o dolori, sofferenze e angosce inutili”.
Pertanto, "l’utilizzo di collari acustici che possono raggiungere le intensità e frequenze sopra riportate non è consentito in quanto potrebbe configurare il reato di maltrattamento”.
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